A piedi nudi

Troppe sono le cose che noi abitanti della parte fortunata del globo non siamo più in grado di apprezzare. Troppe sono le cose che abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni e che quotidianamente usiamo, a cui non siamo più in grado di dare il giusto valore, perché le riteniamo scontate, perché crediamo ci siano dovute: il cibo che abbonda sulle nostre tavole, i vestiti che indossiamo, la scarpe che proteggono i nostri piedi, l’acqua che scorre pulita e copiosa dai nostri rubinetti! Ma in altre realtà, meno fortunate, le cose sono ben diverse: nel 2015 vi è ancora chi muore di fame, chi non ha di che vestirsi, chi non può disporre di acqua pulita per bere o lavarsi.

a piedi nudi

In Kenya ci sono ancora interi villaggi dove si vive in assoluta povertà, dove si muore per malattie per noi facilmente curabili, dove si soffre anche solo per una banale infezione ai piedi dovuta a mancanza d’igiene, di scarpe, dell’acqua necessaria per lavare i piedi nudi di adulti e di bambini infestati da parassiti, che si insinuano subdoli sotto le unghie e “mangiano” letteralmente la carne delle dita.
È davvero terribile pensare che nel 2015 vi siano ancora tante persone e soprattutto tanti bambini che proprio a causa di queste infezioni, per noi facilmente debellabili, mostrano i loro piedini piagati, incapaci di muoversi per il lancinante dolore causato dall’infezione. E pensare che basterebbe dell’acqua pulita, per togliere terra, fango e sporcizia, e un paio di semplici scarpe per evitare che i parassiti infettino quei piedini, oggi ancora troppo sporchi e scalzi!!!

Federica Merli